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Ischia Film Festival, il racconto della quarta giornata, Anna Ammirati tra gli ospiti


Storie che attraversano il tempo e i luoghi

14 Diario di bordo IFF 2025 Martedì 1 LuglioNel cuore dell’estate, l’Ischia Film Festival prosegue tra visioni e incontri, con il Castello Aragonese che si conferma luogo di ascolto, trasformazione e meraviglia. Il tradizionale Film Cocktail ha accolto gli accreditati in un’atmosfera conviviale, preludio alle proiezioni serali. Il direttore Michelangelo Messina ha aperto la serata sottolineando come «ogni estate questo festival sia un viaggio che attraversa storie, culture e identità. In questo scenario naturale, appena il sole tramonta, ci immergiamo nel mondo onirico del Cinema».

Nella Cattedrale dellAssunta, Agostino Lauro ha introdotto Una lunga storia di mare di Giuseppe Jepis Rivello, un documentario che attraversa memorie familiari e collettive, legando le vicende di un uomo a quelle di un’intera comunità insulare. Lauro ha ripercorso la figura del nonno Agostino, nato a Ischia nel 1917, che nel 1944 – in un’Italia ancora occupata – ebbe il coraggio di istituire il primo collegamento marittimo tra Ischia e Capri: «Un gesto che non fu solo imprenditoriale, ma un atto di fiducia verso il futuro». Nel suo intervento ha evidenziato come quel gesto abbia trasformato il mare da confine a ponte, contribuendo alla rinascita dell’isola. «Il suo lascito non è fatto solo di rotte segnate sullacqua, ma di valori profondi: visione, dedizione, rispetto per le persone e per il lavoro», ha affermato. Una lunga storia di mare diventa così un racconto di trasmissione, in cui il viaggio del singolo si intreccia al destino della collettività e delle generazioni.

A seguire, Anna Ammirati ha introdotto Napoli–New York di Gabriele Salvatores, condividendo la propria emozione di presentare il film in un contesto così suggestivo: «È meraviglioso essere qui: il cinema è già di per sé un mondo che fa sognare, e presentarlo tra il Castello Aragonese e la Cattedrale è lapoteosi del sogno e della bellezza». Parlando del suo ruolo, ha spiegato: «Il mio personaggio è unitalo-americana che ha compiuto lo stesso viaggio dei protagonisti, due bambini migranti in cerca di una vita migliore. Il film racconta una favola, ma anche una realtà che ci appartiene: quella di chi ha lasciato la propria terra in cerca di lavoro, dignità, futuro».

Nel Piazzale delle Armi, Jungle Law della regista estone Madli Lääne ha indagato le dinamiche del desiderio, della paura e dell’identità tra adolescenti. L’attore Rasmus Roopõld ha raccontato: «Il rapporto tra Miriam, Chris e Taavi nasce in apparenza come una dinamica innocente, ma presto emergono tensioni profonde legate al bisogno di affermazione e alla paura del rifiuto. Con laltro attore cera unamicizia reale, e questo ci ha permesso di lavorare in armonia, concentrandoci sulle emozioni».

The Wheelbarrow di Kai Ephron, presentato insieme a Raymond Gaston, ha offerto una riflessione lirica e concreta sul legame affettivo con gli oggetti, sull’equilibrio fragile tra perdita e resistenza. Ephron ha definito il Castello Aragonese «il luogo più bello in cui si possa immaginare un festival», aggiungendo: «Il mio è un piccolo film indipendente girato su unisola in Svezia, e racconta il legame emotivo di una persona con un oggetto inanimato e tutto ciò che questo porta con sé». Gaston ha evidenziato il ruolo del paesaggio: «Questo luogo non solo accoglie il film, ma ne diventa parte integrante. Il paesaggio qui rispecchia perfettamente quello del nostro film: è un vero protagonista».

Alla Casa del Sole, Recurrence di Ali Alizadeh e A Pedra Sonha dar Flor di Rodrigo Areias hanno chiuso la serata portando lo sguardo su una dimensione più sospesa, tra tempo, sogno e persistenza emotiva.

Mercoledì 2 luglio, la serata si aprirà con Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, con la fotografia di Luca Bigazzi. In Piazza dArmi saranno presenti Francesco Carlo Lorenzini e Nikola I. Vukcevic. Alla Casa del Sole spazio alle nuove voci di Leandro Fasoli, Jin Hongde, Kang Yanzhi e Roshanak Gerami. I racconti continuano, e si fanno sempre più vivi.

La ventitreesima edizione dell’Ischia Film Festival si svolge dal 28 giugno al 5 luglio al Castello Aragonese d’Ischia, diretta da Michelangelo Messina, con il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Campania – Film Commission Regione Campania, Bonacina, BPER Banca, Treccani Esperienze, ViVeTech.