Sezione La Location Negata
Da sempre il festival ha posto particolare attenzione a quelle opere che hanno evidenziato, attraverso il racconto filmico, un territorio particolarmente disastrato a tal punto da perderne l'identità culturale. Nella sezione Location negata partecipano quelle opere che raccontano il territorio violato dalle contraddizioni della civiltà e del progresso. Diritti e speranze dei popoli che li abitano calpestati dalla guerra o colpiti da calamità naturali.
Una sezione aperta a tutti i linguaggi cinematografici e ad opere di ogni durata (lungometraggi e cortometraggi) che abbiano come tema la violazione di diritti umani e\o la mancata salvaguardia di paesaggi, beni architettonici, storici e identità culturali. Le opere possono essere sia inedite che edite, ma necessariamente presentate al pubblico dopo il 1 Gennaio 2019.
(nella foto: Selfie di Agostino Ferrente miglior film della sezione Location Negata IFF 2019)
Tutte le opere nella sezione Location Negata -2019
Aleppo: The silence of the war
Anything for the ones we love
California
Nell'estuario del fiume Tejo, una ragazza cinese e sua madre sopravvivono catturando vongole, un'attività illegale nella zona. La madre parla solo mandarino e fa affidamento sulla sua giovane figlia per tradurrle tutto. La loro vita in Portogallo, un tempo presentata come La costa occidentale d'Europa nelle campagne turistiche, non è affatto vicina al sogno americano.
Children of spring
Un gruppo di rifugiati siriani sta salendo le scale di un grattacielo a Berlino. Arrivati sul tetto, cominciano a ricostruire la situazione più drammatica che hanno vissuto: attraversare il Mediterraneo tra Turchia e Grecia.
Footstep
Frontiera
Il sorriso del gatto
Il sorriso del gatto è uno sguardo sulla realtà così come appare oggi nella strade e nelle città in quanto immagine della crisi e del declino della società occidentale nell’era della globalizzazione, tra ricchezza estrema e povertà estrema, tra omologazione e perdita di identità, tra realtà e illusione.
Mama
Rwanda
Selfie
Alessandro e Pietro sono due sedicenni che vivono nel Rione Traiano di Napoli dove, nell'estate del 2014 Davide Bifolco, anche lui sedicenne, morì ucciso da un carabiniere che lo inseguiva avendolo scambiato per un latitante. I due sono amici inseparabili. Alessandro ha trovato un lavoro da cameriere in un bar mentre Pietro, che ha studiato per diventarlo, cerca un posto da parrucchiere. I due hanno accettato la proposta del regista di riprendersi con un iPhone raccontando così la loro quotidianità di ragazzi come tanti altri nel mondo.
Silence
Strange fish
The Unsung
Una guerra può cambiare tutto e molti eventi e storie non vengono pubblicati. Durante la guerra d'indipendenza del Bangladesh durata nove mesi, membri dell'esercito pakistano e i loro collaboratori locali di supporto hanno ucciso fino a 3.000.000 di persone e violentato tra 200.000 e 400.000 donne del Bangladesh. BABLU, come altri civili si unisce al movimento di guerriglia contro di loro.