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Workshop


9 Luglio 2009
Programma Workshop
Tavole rotonde di approfondimento riservate agli accreditati professionali

Conversazioni sulla Cinematografia e sul Cinema Digitale 3D Stereoscopico.Fare velocemente le cose o farle bene?”
“Dalla filmografia alla filmogenia: l’attività di Film Commission per il territorio”

“Lavorare nello spettacolo: manuale pratico per attori e generici”
“Tutela dei marchi in ambito cinematografico e turistico: aspetti attivi e passivi del diritto”


“Conversazioni sulla Cinematografia e sul Cinema Digitale 3D Stereoscopico.Fare velocemente le cose o farle bene?”
Condotto da
Angelo D’Alessio
Chairman Europeo dell’EDCF, Forum Europeo del Cinema Digitale.
Direttore Internazionale della SMPTE, organizzazione di standardizzazione per Cinema e Televisione

Queste sono generalmente le domande che ci poniamo quando affrontiamo un nuovo lavoro, progetto o anche attività personali.
Anche nella cinematografia digitale e nel cinema digitale siamo tentati a fare le cose in modo veloce specialmente per creare un vantaggio competitivo. Questa situazione si nota oggi nel 3D stereoscopico applicata alla televisione e al cinema. Tutti desiderano fare le cose in modo veloce dimenticando uno dei concetti fondamentali di qualsiasi attività: la soddisfazione degli spettatori e degli utilizzatori in genere. Il famoso esperto di gestione della qualità totale, il Dr. Deming, suggeriva “Non è abbastanza adoperare il meglio di te; tu devi prima conoscere cosa fare e poi agire con il meglio di te”.
Oggi, con la disponibilità dei nuovi strumenti tecnologici della cinematografia e del cinema digitale 3D Stereoscopico, i creatori e produttori dei contenuti hanno la possibilità di soddisfare le nuove esigenze degli spettatori che in pratica significa rispettare le nuove esigenze di fruizione dei contenuti. Oggi, si stanno rivedendo le tradizionali forme artistiche, creative, formative, modelli industriali ed economici consolidate da decenni di esperienza. L’interoperabilità degli apparati e la loro certificazione sono argomenti assolutamente importanti per evitare di creare cosiddette isole non comunicanti.

“Dalla filmografia alla filmogenia: l’attività di Film Commission per il territorio”
Condotto da Anna Olivucci
Responsabile Marche Film Commission

L’esperienza di Marche Film Commission è strettamente legata a questo percorso concettuale possibile: partendo dalla raccolta ed analisi dei film girati nel territorio si è giunti a delineare un’immagine filmica del territorio. Da questa, seguendo le coordinate spaziali, é stato possibile delineare un approfondimento che ha condotto ad una “cinemato(geo)grafia del territorio” e, seguendo la prospettiva di sviluppo nel tempo, sino ad una sorta di “storia regionale del cinema”. Questo lavoro preliminare è andato a costituire una banca dati di consapevolezza filmica, che si è rivelata preziosa ed efficacemente spendibile al momento del “piazzamento” della location sul mercato. Non si trattava solo di intuire la bellezza del territorio, ma la significatività dei luoghi, la loro filmabilità, di più, la capacità di attrarre e generare narrazione filmica. Dal cinema che i luoghi hanno espresso (filmografia) a quello che i luoghi potrebbero esprimere se attraversati dal cinema (filmogenia): tra questi due poli risiede concettualmente lo spazio corretto di operatività di una FC che voglia essere più di uno strumento di service.


“Lavorare nello spettacolo: manuale pratico per attori e generici”

Condotto da Giovanni Cavaliere

Rivista Prove Aperte

Un Workshop informativo indispensabile per chiunque voglia intraprendere il mestiere dell’attore. L’evento fa parte di un progetto “ORIENTATIVO” (che può precedere o integrare Corsi e/o Stage di recitazione) e ha lo scopo – sicuramente INNOVATIVO - di dare tutte le informazioni necessarie affinché un attore, o “aspirante” tale, promuova al meglio la propria immagine, in modo mirato,conformemente alle proprie attitudini e alle esigenze specifiche degli addetti ai lavori: stesura del curriculum vitae, realizzazione del book fotografico e showreel ; scelta di un’agenzia seria con caratteristiche conformi alle proprie attitudini artistiche (attori, comici, cabarettisti,generici, etc.); segnalazione dei più autorevoli casting directors e uffici casting e delle più importanti scuole, accademie e produzioni cinematografiche - televisive. Verranno inoltre dati utili suggerimenti per EVITARE TRUFFE e RAGGIRI.

“Tutela dei marchi in ambito cinematografico e turistico: aspetti attivi e passivi del diritto”
Condotto dall’Avv. Federico Zanardi Landi
SJ Berwin LLP - Head of Italian IP Department

Che rapporto sussiste fra il celebre film “Le Iene” di Quentin Tarantino ed il programma televisivo “Le Iene” in onda su Italia 1?
L’art. 100 della Legge sul Diritto d’Autore prevede che il titolo dell’opera, quando individui l’opera stessa, non possa essere riprodotto su un’altra opera senza il consenso dell’autore. Questo divieto non si estende però ad opere che siano di specie o carattere così diverso da risultare esclusa ogni possibilità di confusione.
Occorre quindi valutare se, in aggiunta alla protezione di cui al citato art. 100 LdA, sia utile registrare come marchio anche il titolo del film e, in caso positivo, in quali paesi e per quali prodotti.
Inoltre, si dovrà appurare come procedere con quei titoli di film appositamente diversificati nei vari paesi e mercati in cui vengono proiettati (il titolo originale de “Le Iene” era “Reservoir Dogs”).
Infine, l’attuale evoluzione del mercato impone sovente uno sfruttamento commerciale non solo del titolo del film, ma anche del nome dei personaggi.
In questo workshop cercheremo di fornire qualche risposta alla molteplicità di problemi che si pongono in relazione ai vari aspetti dello sfruttamento dell’opera cinematografica.

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